martedì 25 febbraio 2014

I Ching per Lb - esagramma 5.2,4 > 49

Buonasera @Cieloevento.
Sollecitato dall'invito della redazione ai "signori maschietti" (clicca sul link per approfondire) mi propongo per chiedere un parere e un chiarimento relativamente a un recente consulto. Per questioni lavorative sono entrato in contatto con una persona che conoscevo gia da tempo per via di un comune hobby che condividevamo entrambi in passato, ma che poi avevo perso di vista. Per via di questo lavoro, e nuovamente per lo stesso hobby, ci siamo ritrovati ma, a causa di una mia  stupida "prudenza", forse eccessiva verso i rapporti perchè dettata da una serie di pregresse batoste in campo relazionale/amicale/amoroso, non riesco a lasciarmi andare completamente. Dentro di me noto due forze in contrasto. Una la suddetta "prudenza" figlia del senso di autoprotezione e del non volermi far male da chissà quale illusione, dall'altra però una voglia timida ma profonda di rimettermi in gioco a prescindere da che tipo di rapporto si possa instaurare con l'altro/a...
Ho chiesto quindi a Yi che tipo di rapporto  posso instaurare con X in questo momento.? Responso 5.2,4 > 49.
Riflettendoci dopo forse la domanda è anche mal posta ma vedo interessante la risposta. Le sentenze dei due esagrammi anche in base a quello che gia avete postato mi sono chiare più o meno ma non riesco per niente a decifrare le due linee mutanti.
Che potete dirmi? Grazie. Lb


Buonasera Lb,
Il Nobile (clicca sul link per approfondire) è la figura centrale di riferimento di tutto il testo. Come abbiamo già detto questa figura incarna tutte le doti che appartengono al drago, per cui il principio Yang, ma anche tutte le doti che appartengono alla Tigre/Cavalla (clicca sul  link per approfondire) per cui il principio Yin (per approfondire clicca qui). Inoltre (anche se la discussione su questa affermazione, soprattutto in patria, è molto più che una semplice diatriba) ogni linea del testo è una precisa indicazione taoista e per il nobile morire tosto o tardi non fa differenza.

In Occidente l'analisi psicanalitica Junghiana ha esplorato l'inconscio, quanto l'analisi Freudiana le pulsioni e la sessualità, per noi occidentali perciò non è affatto misconosciuto il sentimento della paura e dei suoi meccanismi. Che sappiamo controllare la maggioranza delle nostre azioni e dinamiche, sia personali che sociali.

Nel 2014 l'umanità è immersa in uno strano mondo.
Evoluto tecnologicamente in parte, non più a diretto contatto con le dinamiche naturali, ma ancora ben lontano da ciò che la conoscenza umana in ogni luogo, e ogni dove, evoca come unica regola per ciò che chiamiamo coscienza (per approfondire clicca sul link) e stato di coscienza.
E' stato però proprio per individuare questa dinamica, e i processi che ne fanno parte, che gli uomini stessi hanno inventato e creato le religioni, stabilendo così la prima forma di legge e le prime ovvie regole di riferimento per tutti (i tabù). Di sicuro però l'uomo non ha potuto inventare nè il senso religioso e nemmeno la paura, ha solo imparato ad usarli, come apparente vantaggio sociale, per mantenere aggregato e sottomesso il branco.

La paura e il senso religioso (per approfondire clicca sul link) sono infatti strettamente connessi e le religioni, come associazioni temporali e con modus operandi sistematico, utilizzano sistemi di rafforzamento del pensiero comune di massa dei fedeli/adepti, facendo leva proprio su questi due stati. Questa dinamica è oramai in atto da secoli e ha pesantemente e diversamente  influenzato i paradigmi di pensiero orientale e occidentale.

I cattolici, per esempio, per un giorno di Natale all'anno in cui festeggiano il lieto evento, passano poi tutto il resto del loro tempo dedicando riti alla crocifissione del figlio di dio (simbolicamente in alcune cerimonie lo mangiano), evocando santi che sono assurti a santi solo se hanno subito torture e sevizie tali da renderli un ammasso contratto di pena e dolore. Anche auto-inflitta. Un po' come dire: Non importa se soffri e stai male, tutto questo è solo per il tuo bene. Ti accade la cosa giusta, la cosa migliore solo quando sei infelice. Perciò quando sei infelice e stai male significa che in realtà sei felice ma non lo capisci, perchè essendo un piccolo uomo non puoi comprendere il piano del grande dio. Però se tu sei infelice qui sulla terra non ha comunque importanza. Non chiedere nulla di diverso, non uscire dai canoni, dagli schemi e dalle forzature sociali in cui ti senti costretto, tanto c'è il paradiso che ti attende e, se fai ora quello che ti diciamo noi, vedrai che poi dopo, in paradiso, con o senza le 72 vergini, sarai felice in eterno e di sicuro.

Per forza! (direbbe un bambino che riconosce come funziona il mondo, cioè la realtà delle cose, ma non conosce ancora le dinamiche umane - cfr. 25) Sei morto!

Le chiese cattoliche, sempre per esempio, sono spesso adornate di iconografie dal così pessimo gusto splatter che nemmeno lo sguardo sadico di Quentin Tarantino. Forse Mel Gibson. Sante che, dopo aver subito ogni abuso, vengono dipinte con organi di senso e del tatto (donna = lussuria = perdizione) espiantati e posizionati in bella mostra su vassoi d'oro mentre aspettano dio, loro unico casto sposo in vita, degno e munifico sostituto del vecchio vizietto di quel casanova da strapazzo di Giove. Cuori trafitti da lame che sgocciolano sangue, vesti strappate, frecce che squartano addomi ed arti, pali che fuoriescono dalla schiena, spine, lacci, lance. Gesù cristi, belli come nemmeno i fotomodelli, che si squarciano il petto prendendo gli organi vitali fra le mani solo per offrirli a chi osserva, o meglio a chi chiede, e chi più ne ha, più ne metta. Come dire: non importa cosa ti accade in vita, chissenefrega se ti tagliano a pezzi, se non ami, se non sei amato, se non vivi l'eros e ti riservano solo violenza e repressione sessuale, l'importante è il regno dei cieli. Ciò che c'è dopo. Ciò che dio pensa dei suoi eletti in vita e lo sguardo che solo al previlegiato, all'unico, al figlio preferito dal padre, viene riservato. Un previlegiato che viene dipinto come casto perchè non ha desideri umani, puro seppur abbia subito ogni abuso, inerte perchè non si difende, masochista perchè si presta consenziente al gioco. E tutto sommato, detto fra noi, un vero squilibrato.

Quindi il previlegiato, per essere eletto santo agli occhi degli uomini e di conseguenza diventare figura archetipica e mitologica dell'uomo di coscienza evoluta, come minimo deve essere stuprato. Altrimenti non se ne parla nemmeno.

Questo orientamento di pensiero però, crea almeno tre dirette conseguenze logiche.
 - I santi, cioè gli uomini di grande coscienza, sono nella maggioranza dei casi dei masochisti dichiarati che non hanno equilibrio emotivo e nessuna forza personale.
- I santi non sono persone normali che fanno una vita normale. Di conseguenza lo stato di coscienza evoluto non solo non è normale, ma nemmeno auspicabile.
- Pochi desiderano imitare i santi, quindi diventare uomini di coscienza, perchè non possono essere essere identificati come reali figure di riferimento. Modelli concreti a cui ispirarsi, sia per la realizzazione spirituale ed emotiva, che materiale.

Ma una volta stabilito che non si vuole e non si può essere santi per le sopra esposte conseguenze logiche, non significa però che il senso di colpa legato alla apparente non ricerca della santità non mostri il suo lato più Yin. Questo lato, proprio come il porco giovane  del 44.1, è particolarmente subdolo.

Solo fede e speranza infatti non bastano per vivere. Per vivere è necessario ingegnarsi e ingegnandosi fortunatamente si sperimenta il mondo. Così gli incontri e gli scontri con le persone, proprio perchè altro da sè, inevitabilmente scuotono il corso dei nostri pensieri e delle nostre emozioni (inconsciamente compresse da conservatorismi indotti dalla paura), diventando fonte di grande stress e disagio. Siamo cioè indotti a pensare che sia meglio continuare a permanere nel proprio stato di neutralità apparentemente tranquillo (cfr. 12), piuttosto che mettersi in gioco interiormente e rischiare il nuovo comunque vada.

Nessuno di noi è immune a questo meccanismo, ma si può acquisire un nuovo modo di pensare, con modello d'azione conseguente, una volta identificati e chiariti i presupposti, sia personali che antropologici, che innescano le nostre personalissime reazioni.

5 - L'Attesa
Il 5 - l'Attesa è un esagramma fintamente passivo. Così come la Ritirata (cfr. 33), è infatti considerato uno dei momenti migliori del ciclo (clicca sul link per approfondire) per recuperare le energie e pianificare gli eventi futuri. L'Arte della Guerra e I 36 Stratagemmi dedicano lunghi paragrafi a questa attività.(Per approfondire l'esagramma clicca sul link)

Seconda linea mutante: Attendere sulla sponda del fiume in discussioni ostili, significa che durante il progresso (cfr. 35) si è appena usciti dal pericolo, ma che avendo subito qualche danno (cfr. 33.1 e 53.1) prima di decidere la nuova direzione si discute accanitamente (cfr. 2.6).

Quarta linea mutante: Attesa prigionieri in una buca. Significa che in questo momento le cose non si evolvono nè in un senso, nè nell'altro, per questo ci si sente legati a una situazione che subiamo. La linea progredisce, ma essendo la quarta non ha ancora raggiunto il cuore dell'esagramma ed è quindi ancora un momento di riflessione per poter decidere poi, in tempi più propizi, come uscirne.

49 - La Muda
Il 49 - la Muda è l'esagramma che rappresenta l'azione del mutare. Proprio come fanno alcuni rettili quando la loro pelle diventa troppo stretta e la abbandonano per una nuova. Più elastica e ben calibrata, per la struttura fisiologica raggiunta legata alla crescita e all'invecchiamento. Se il 29 è la possibilità del mutamento (quindi l'ignoto, cioè il probabile e l'improbabile), il 49 è la realizzazione. Cioè l'avvenuta muda. (Per approfondire l'esagramma clicca sull'immagine)




Ciao Lb, facci sapere la tua opinione! :)


Vi ricordiamo che nella barra superiore di navigazione nella sezione “Chi Siamo”  (clicca sul link per approfondire) trovate le indicazioni utili per usufruire del blog;  nella sezione “Articoli I Ching” (clicca sul link per approfondire) i temi culturali e tecnici legati alla disciplina di Yi; nella sezione “Incontri con I Ching” (clicca sul link per approfondire) le indicazioni sugli interventi culturali pubblici e i gruppi di lavoro; nella sezione “Biblioteca” (clicca sul link per approfondire) i percorsi di lettura e cinematografia consigliati. Nella colonna alla vostra destra trovate tutti gli esagrammi e le linee discusse, elencati in ordine numerico, e la sezione Tecnica (clicca sul link per approfondire). Buona ricerca! :) COME UTILIZZARE IL BLOG CLICCA QUI

Nessun commento:

Posta un commento