venerdì 6 marzo 2015

I Ching - Paragrafo 11: Universo Olografico e Sistema Complesso

Buongiorno a tutti.

Vi ringraziamo delle innumerevoli mail e commenti che ci lasciate per apprezzare il nostro lavoro.

Questo ci fa comprendere che siamo sulla strada giusta e che nonostante ci si astenga dall'interpretare in senso mantico i vostri lanci, coloro che frequentano questo blog sono veramente interessati ad approfondire il loro rapporto con I Ching.

Abbiamo studiato per molti anni il Libro dei Mutamenti di Richard Wilhelm e per molti anni è stata una passione parallela alla nostra vita sociale. Colpiti dalla simmetria che intercorre fra i lanci e la vita reale (concetto di sincronicità - clicca qui per approfondire), questo ha creato l'insaziabile curiosità di capire come potesse funzionare in modo così preciso e logico, una cosa apparentemente irrazionale come lanciare tre monete per sei volte.

Abbiamo quindi impiegato molte decadi per mettere insieme le informazioni storiche, filosofiche e tecniche, sia occidentali che orientali, per alla fine renderci conto che esiste un'unica regola su cui I Ching basa le trasformazioni dei mutamenti degli esagrammi estratti.

L'universo è logico e fonda la propria manifestazione su un intrinseco modo di vedere le cose. Questo proprio modo può essere metaforizzato come la personalità dell'universo stesso, cioè la qualità unica con cui si esprime.

Tutti gli esagrammi di I Ching e le linee ad essi associate ripetono e dicono sempre la stessa cosa, evidenziano sempre che esiste un'unicità fra gli esseri umani e l'ambiente in cui sono inseriti, anche se le modalità di manifestazione oscillano fra Yin e Yang.

Questa "cosa che si ripete dalle particelle della Terra alle stelle del Cielo e si manifesta sempre uguale" è indicata nel Taoismo come Unica Regola.

L'Unica Regola, cioè il Tao, segue quindi uno schema, ma non uno schema lineare (cioè digitale). Esso aderisce a uno schema entropico, quindi complesso, che non conosce confini (altrimenti non sarebbe infinito).

Il paradigma di pensiero di I Ching postula che l'universo sia olografico (clicca qui per approfondire) e che quindi, proprio come l'ermetica regola del "così in alto come in basso, così in grande come in piccolo", non esista separazione fra l'uno e l'altro da se'.

Per comprendere il modo in cui I Ching manifesta sempre la stessa regola in ogni esagramma e linea, è necessario appoggiare il pensiero al metodo seguito dai sistemi complessi (clicca qui per approfondire).

Il principale obiettivo della teoria della complessità, è quello di comprendere il comportamento dei sistemi caratterizzati da elementi numerosi e diversi tra di loro, con numerose connessioni non lineari.

Un sistema complesso ha perciò un ordine in divenire che si manifesta in modo a noi caotico, ma solo perchè siamo noi che come esseri umani abbiamo dei limiti fisici e tecnici per poterlo percepire a un livello così ampio, sembrandoci poi caos. Possiamo però riconoscerlo, seguendolo a un livello più piccolo e adatto a noi, per essere ordinato sia in modo empirico, che logico.

Per questo di fronte a I Ching siamo tutti uguali

L'istante osservato diventa quindi "il totale di tutti gli ingredienti" e se nell'antichità della storia cinese gli antichi maestri della Scuola del Susino in Fiore non avevano necessità di lanciare le monete, o i bastoncini di Achillea, per conoscere l'evoluzione del futuro e tradurlo in un esagramma, per noi esseri umani del 2015 è tutto diverso.

A loro bastava focalizzare lo sguardo sui dettagli della vita quotidiana e rilevare l'anomalia dei normali schemi d'evoluzione e manifestazione per trovare la connessione futura. Il volo di un passero in un dato modo a una data ora, estraeva l'esagramma e il mutamento conseguente.

A tutti è evidente che non è una scuola o disciplina di pensiero facilmente applicabile (i parametri per esserne esperti sono molteplici ed empirici) e gli elementi in gioco a quel tempo erano meno evoluti, soprattutto a livello tecnologico, dell'attuale presente. 

Noi viviamo in un mondo completamente diverso da quello degli antichi maestri che, per lavoro e missione personale, osservavano tutto ciò che accadeva intorno a loro speculando poi sulle possibili conseguenze pratiche. Nella nostra società figure così non sono mai riconosciute perchè, per avere una qualunque validità apprezzabile, devono essere accompagnate da certificati che ne attestitino la credibilità. 

Ma i tuttologi non sono amati da nessuna disciplina. Nemmeno da I Ching.

I Ching è il Libro dei Mutamenti ed esso si evolve in base alle necessità dell'epoca in cui viene utilizzato perchè, come il libro stesso enuncia nella 48.1, a un pozzo vecchio gli animali non si abbeverano più.

E questo obbedisce sempre all'Unica Regola.

Grazie a tutti voi che ci scrivete e che con le vostre domande ci portate a compiere tutti insieme un interessante percorso di esplorazione nel Sistema Complesso I Ching (clicca sul link per approfondire).


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2 commenti:

  1. "Un sistema complesso ha perciò un ordine in divenire che si manifesta in modo a noi caotico".
    Qui c'è davvero tutto. Grazie per il bellissimo articolo, Tamara.

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