Il libro nasce in Oriente circa 3.000 anni fa. Scavi archeologici hanno rinvenuto antichi carapaci dove i segni incisi erano linee dritte e spezzate, che probabilmente rappresentavano la prima forma di manzia e/o anche di memorizzazione di cifre. Alcuni studiosi orientali sostengono che sia un probabile documento che conteggiava bestiame o persone, comunque una cifra che può assumere la valenza di carattere matematico se associato all'uso del pallottoliere.
Prima che la popolazione sviluppatasi lungo le rive del fiume Giallo diventasse l'impero cinese, era composta di tribù che sopravvivevano grazie al riso che potevano coltivare nei campi fertilizzati dal loess del fiume. Questo però comportava gravi disagi visto che, lo stesso fiume così prezioso per sopravvivere, ha l'abitudine di esondare ogni 4 anni circa e provocare inondazioni che si estendono per chilometri verso l'entroterra. Per un villaggio o una città costruita troppo vicino le sue rive era quindi improbabile riuscire a sopravvivere per più di una decina d'anni prima di doversi spostare.
Le popolazioni avevano quindi l'abitudine di individuare un pozzo, una sorgente d'acqua potabile, che fosse abbastanza vicina al luogo di residenza, ma che poteva essere posto anche a mezza strada fra i campi vicini al fiume e la strada verso casa. Si verificava quindi l'abitudine di "andare al pozzo" (cfr. segno 48) per rifornirsi d'acqua potabile e socializzare, così come il manifestarsi di uno spirito di gruppo (cfr. 58) che non aveva bisogno di continue sollecitazioni per mantenere pulito e agevole il luogo così necessariamente frequentato. Sia per gli strumenti utilizzati (il secchio, la fune, l'argano) che per la copertura interna delle pareti, che dovevano rimanere pulite perchè l'acqua non marcisse o si infettasse, tutti ponevano particolare cura e attenzione. Ogni persona che si reca al pozzo quindi, non solo preleva acqua ma ha attenzione e cura, compie cioè un'azione in cambio, per mantenere l'ambiente ideale (cioè limpido, pulito e bello) per tutti.
Le figure gerarchiche più importanti di queste tribù sono il capo, l'uomo più intelligente (non il più forte fisicamente) e l'uomo medicina che come figura è paragonabile a una via di mezzo fra lo sciamano e lo scienziato. Queste due figure erano importanti perchè potevano guidare la forza (cfr. il 7) per difendere il villaggio e contemporaneamente prevedere e risolvere problemi di carattere logistico. E il problema più grande che una popolazione stanziata nei pressi del fiume Giallo potesse avere, non era tanto l'attacco delle altre tribù o degli occasionali banditi di passaggio, quanto il fiume stesso.
Simbolicamente e di fatto, il fiume era sia vita che morte.
Erano quindi costretti a studiare l'acqua e prevenirne i movimenti in tempo utile. Per questo il segno 29 - L'Acqua, come esagramma, rappresenta il mutamento per eccellenza. Il pericolo e il modo di affrontarlo.
Prima dell'avvento della scrittura (che ricordiamolo per il popolo orientale non sono una serie di segni con una sillabazione precisa, ma una serie di ideogrammi quindi immagini che contengono suoni e simboli), era quindi abitudine segnare attraverso l'uso di nodi, raggruppati in mazzi di corde di pelle di bue, avvenimenti come i cicli lunari, i passaggi solari, le maree del fiume, le esondazioni, le stelle e anche i riti sociali, le ricorrenze come matrimoni, nascite, passaggi d'età, assegnazione di riconoscimenti, morti, catastrofi naturali, epidemie e tutto quello che la memoria umana voleva e potesse ricordare.
Contemporaneamente si sviluppava sempre più una forma di manzia che sembrava intrigare tutte le popolazioni del fiume e che riguardava le tartarughe. Questi esseri primordiali, fra gli ultimi eredi dell'Era Paleozoica, longevi e protetti da carapaci colorati e stranamente adornati, venivano investiti di una grande considerazione e le tartarughe più belle venivano catturate per essere donate ai capi villaggio che le utilizzavano per ottenere risposte particolarmente importanti.
Il rito prevedeva che il carapace fosse gettato nel fuoco e che dopo un certo periodo di permanenza ne venisse infine sottratto per osservare quali crepe, e come, si erano formate sul guscio. Conteggiare le linee per ottenere un'informazione fu la prima forma di matematica orientale, che del numero arabo non venne a conoscenza fino all'incontro con i gesuiti inviati dal vaticano verso la fine del 16° secolo.
Questo ha indotto una differenza profonda fra il metodo di pensiero occidentale, che ha un paradigma molto tecnico quindi matematico, e quello orientale, che ha un paradigma molto speculativo e quindi fisico.
Nel processo di formazione che ha poi portato alla copia moderna di Yi Ching, un'unica cosa non è mai mutata nel corso dei millenni: l'utilizzo della linea dritta, Yang, e della linea spezzata, Yin.
Per questo motivo viene detto che Yi è la base della cultura cinese. Qualsiasi disciplina scientifica e filosofica nata in Cina non può che riconoscere la sua origine in una serie di nodi, la cui dimensione varia fra luna e sole, o di linee che a seconda del loro stato fisico, dritte o spezzate, assumono un valore logico di riferimento.
Il Tao Te Ching, una delle 7 meraviglie del mondo, deriva da Yi e di Yi ne è l'applicazione teorica.
Il Confucianesimo, come disciplina gerarchica, deriva da Yi e di Yi ne è l'applicazione sociale.
L'Arte della Guerra deriva da Yi e di Yi ne è la disciplina mentale.
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Molto interessante. bravi!
RispondiEliminaGrazie Nicoletta! :)
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