In quest’epoca in cui l’emergenza etica e l’emergenza ecologica sono realtà palesemente in corso, appare fortemente evidente che qualcosa durante il cammino evolutivo dell’umanità non ha funzionato.
Il termine Coscienza deriva dal latino (Cum-scire: sapere insieme) ed è un termine utilizzato per indicare la misura qualitativa di un particolare stato interiore degli individui. Questo stato può essere comunicato solo attraverso una descrizione e in questo processo l’umanità ha dapprima utilizzato i segni, poi i simboli e solo in ultimo le parole.
I primi Homo-Sapiens non ragionavano come noi, ma nemmeno potevano conoscere le cose che il tempo trascorso ha nel frattempo insegnato alla specie. In ogni epoca lo sviluppo del pensiero e della tecnologia è condizionato dalle necessità degli uomini della propria epoca. Fondamentalmente man mano che l’uomo scopre di aver bisogno di fare questo e quell’altro, per ottenere questo e quest’altro, si sviluppano sempre più idee e soluzioni orientate ad ottimizzare il problema.
L’uomo è come una macchina creata per pensare. Il sistema neuro cerebrale con cui un essere umano governa il corpo e la mente funziona in un modo sorprendente (link a neuroscienza) e grazie a questo modo è finalmente diventato postulabile che il processo del pensiero sia talmente legato al corpo e all’ambiente esterno, da diventare una realtà unica. Un’unità sola. (link a entanglement quantistico).
Ma allora che cosa non ha funzionato?
Se l’entità uomo non esiste ed esiste un tutt’uno, perché la realtà della nostra società dimostra esattamente il contrario? Qual è la caratteristica imputabile d’esserne la causa?
La qualità dello stato di coscienza individuale.
Il modo in cui gli esseri umani utilizzano il pensiero per determinare cosa fare e come, il motivo per cui sono prima nati i tabù, poi le gerarchie sociali e infine la legge, le regole comuni che tutti dovevano rispettare.
Non è ancora stato individuato un organo che la contenga e nessuna disciplina che ne identifichi i parametri di sviluppo, non è oggettivamente possibile descriverla, né tantomeno individuarla concretamente.
Eppure, quando si parla di stato di coscienza, ogni uomo è in grado di comprendere intuitivamente cosa sia e a cosa serva.
E per questa settimana ci fermiamo qui.
Nessun commento:
Posta un commento